Crodo ha dato il nome al celebre “Crodino” e alle Acque Minerali che sgorgano da ricche sorgenti situate all’interno del Parco delle Terme (Valle d’Oro e Cistella) e nei pressi (Lisiel e Nova). La leggenda vuole che sulla via del ritorno un Crociato sia prodigiosamente guarito dalla malattia bevendo queste acque.
Si possono visitare:
Centro visite del Parco naturale Veglia Devero.
Dotato di punto informazioni, aree espositive, laboratori didattici, apparati multimediali.
Laboratorio geologico Gian Battista Castiglioni.
Incentrato sugli aspetti geologici e mineralogici del territorio compreso tra Crodo, il Parco Veglia Devero, le valli Antigorio e Formazza, dotato di laboratorio attrezzato per le attività didattiche.
Settore fauna
Dedicato alla fauna del Parco Veglia Devero. L’ambientazione riproduce con fedeltà i luoghi del Parco attraverso sfondi dipinti e reperti naturali veri o artificiali. Trovano spazio anche una sezione didattica dedicata alle farfalle e giochi interattivi.
Punto informativo Rete Natura 2000
Sezione multimediale completa di installazioni video, contenuti interattivi, percorsi virtuali incentrati sul patrimonio della rete ecologica europea per la tutela della biodiversità.
Museo delle acque minerali Carlo Brazzorotto
Nato dalla raccolta di oltre 80.000 etichette e 9.000 campioni di bottiglie di acque minerali donate da Carlo Brazzorotto, comprende anche le prime macchine di imbottigliamento delle Terme di Crodo, manifesti e altri oggetti pubblicitari.
Museo mineralogico ossolano Aldo Roggiani e Angelo Bianchi
Sezione mineralogica del Centro Studi Piero Ginocchi, ne accoglie alcuni campioni curandone l’esposizione didattica, assicurando il supporto scientifico ai ricercatori e il coordinamento della ricerca scientifica di minerali del Parco Veglia Devero.