Baveno incantevole cittadina lacustre di origine romana, nota per le acque oligominerali e per le cave di granito rosa, è un rinomato centro turistico e di villeggiatura.
La caratteristica passeggiata del lungolago offre al visitatore un bellissimo panorama sulle Isole Borromee, a cui è possibile approdare proprio partendo dal porto di Baveno. Tra le bellezze architettoniche visitabili vi sono la parrocchiale dei SS. Gervasio e Protasio e il Battistero, situati in un ampio sagrato raggiungibile percorrendo via Monte Grappa.
Fin dalla metà del XIX secolo numerose personalità di fama internazionale soggiornarono in questo luogo privilegiato, il più delle volte ospiti nelle lussuose ville presenti sul territorio e in particolare lungo la sponda piemontese del Lago Maggiore.
Villa Henfrey-Branca
Costruita tra il 1870 e il 1872 sulle direttive dell'ingegnere inglese Charles Henfrey, Villa Henfrey-Branca è una delle realizzazioni più originali del Lago Maggiore, ispiratasi architettonicamente alla tipologia dei castelli anglosassoni. I rossi mattoni a vista, le imponenti guglie, le torri, i terrazzi marmorei e il maestoso giardino all'inglese sono delle vere e proprie meraviglie fiabesche che attraggono lo sguardo di tutti coloro che, passeggiando sul bel lungolago, la possono facilmente ammirare. Nel parco si trovano anche una graziosa chiesetta protestante e un piccolo castello costruito nel 1882-1883 sul modello di quello di Vogogna. Tra gli eminenti personaggi che nel corso degli anni vennero qui ospitati, vale la pena ricordare la Regina Vittoria d'Inghilterra con la figlia Beatrice nel 1879. Ancora oggi i discendenti delle case regnanti europee fanno visita alla famiglia Branca, subentrata nella proprietà della villa dopo la morte dell'ingegnere Henfrey.
Villa Fedora
In posizione decentrata, semplice ma elegante dimora costruita nella prima metà del XIX secolo, Villa Fedora è oggi sede della Camera di Commercio del Verbano-Cusio-Ossola. Dotata di un vasto parco signorile che la separa dalle acque del lago, prende il nome dalla celebre opera del compositore Umberto Giordano, che qui soggiornò per ben vent'anni (1904-1924). Ideato dal maestro è l'omonimo Festival di musica classica Umberto Giordano, che si tiene a Baveno ogni anno a luglio.
Villa Barberis
Costruita nei primi anni del Novecento, Villa Barberis spicca per il candore della sua tonalità e per l'esotismo dei suoi originali lineamenti. Fortemente voluta da Alberto Barberis, cosmopolita e viaggiatore di origine vercellese che visse a lungo in Oriente, la villa rievoca nello stile architettonico le esotiche atmosfere delle Mille e una Notte, palpabili soprattutto nel minareto situato nel giardino animato da esempi di vegetazione tropicale. Non mancano anche interessanti elementi decorativi, come le raffigurazioni in altorilievo della Cupola di San Gaudenzio di Novara e del campanile di Sant'Andrea di Vercelli presenti sul timpano curvilineo, o come anche i ritratti di nature morte e paesaggi che lo stesso Barberis dipinse sulle pareti dell'attico-loggia a sei arcate.
Villa Durazzo (Lido Palace Hotel)
Imponente costruzione signorile della seconda metà del XIX secolo, Villa Barberis fu innalzata dal marchese Durazzo di Genova in un punto strategico della riviera, proprio di fronte al Golfo Borromeo. In seguito venne trasformata dal sindaco Gerolamo Rossi in un lussuoso albergo di Belle Époque che poté vantare illustri ospiti, tra cui sir Winston Churchill, giunto qui in occasione del suo viaggio di nozze nel 1908 e di altri viaggi di piacere.
Villa Brandolini d'Adda
Edificata nel XVI secolo sopra un vecchio convento, la villa vanta numerosi elementi architettonici e ornamentali di notevole pregio. Il giardino è l'unico al mondo ad essere suddiviso in quattro parti: all'italiana, all'inglese, alla francese e alla giapponese.
Degne di nota sono anche Villa Carosio, realizzata dal famoso architetto liberty Giuseppe Sommaruga, Villa Claudia, dove soggiornò il celebre commediografo Luigi Illica, e Villa Provana di Collegno-Galtrucco, teatro di numerosi incontri tra le figure fondamentali della storia politica piemontese della seconda metà del XIX secolo.