Le imprese artigiane sono passate da 4.993 nel III trimestre 2006 a 5.012 nello stesso trimestre di quest'anno, registrando un saldo positivo di +19 imprese rispetto allo stesso periodo del 2006, mentre rispetto al trimestre precedente il saldo è pari a +34 imprese.
Complessivamente infatti nell'ultimo trimestre sono nate 99 imprese artigiane e ne sono cessate 65, facendo segnare un tasso di natalità di quasi il 2% che si associa ad un tasso mortalità dell'1,3%.
Questi sono i risultati dell'analisi condotta dal Servizio Promozione delle imprese e Sviluppo del Territorio, su dati Movimprese, relativi al III trimestre 2007.
Il quadro generale italiano e piemontese
Ancora un trimestre positivo all'ombra del mattone. Questa è la descrizione, fatta da Unioncamere nazionale, del bilancio giugno-settembre nel comparto artigiano, che si evince guardando all'anagrafe delle imprese gestito dalle Camere di Commercio. Il saldo tra le imprese nate e quelle cessate e stato di 6.003 unità, pari ad una crescita dello 0,4% (era stata l'0,5% il trimestre precedente). Senza il contributo del settore delle costruzioni, la differenza tra nuove imprese e cessate sarebbe stata di segno opposto: la crescita infatti è determinata praticamente dal solo settore edile, cresciuto in tre mesi dell'1,05% (6.024 imprese).
In generale l'andamento del comparto artigiano nell'ultimo trimestre conferma gli effetti della forte ristrutturazione selettiva che sta attraversando il sistema produttivo Paese, in particolare nei settori tradizionali quali i trasporti, l'industria manifatturiera e il commercio in cui le imprese artigiane sono largamente presenti. Analizzando la situazione piemontese si evidenzia come il tasso di crescita delle imprese artigiane si assesti a +0,66% (nel III trimestre 2006 era +0,68%), con 3.078 imprese iscritte e 2.188 cessate ed un saldo di 890 imprese.
Il Verbano Cusio Ossola
Nel III trimestre di quest'anno, nella nostra provincia, sono nate 99 imprese artigiane e ne sono cessate 65, facendo segnare un tasso di natalità di quasi il 2% che si associa ad un tasso mortalità dell'1,3%. Come evidenzia il grafico sottostante era dal II trimestre 2005 che non si registrava un tasso di sviluppo delle imprese artigiane cosi elevato: +0,68% (nel 2005 era 0,95%).