L'accordo è il risultato di un lungo lavoro di riflessioni e trattative iniziate nel novembre del 2002, in occasione di un incontro tra Unioncamere Piemonte e Toroc; in questo primo incontro tra il sistema camerale piemontese e i vertici dell'organismo del Comitato per i Giochi olimpici (il Presidente Castellani, la vice Presidente Christillin e l'allora direttore dr. Rota), che aveva lo scopo avviare contatti e azioni preliminari al sostegno della manifestazione, il Presidente della Camera di commercio Giuseppe Moroni aveva proposto l'adozione della camelia invernale come fiore delle Olimpiadi.
Ha quindi esteso la proposta ai nostri floricoltori che hanno accolto con entusiasmo l'opportunita di lavorare su tale progetto, progetto che sarebbe diventato di interesse non solo per il settore del florovivaismo, ma per l'intero territorio del Lago e delle sue valli. E' iniziato così un percorso, non sempre facile, ma nel quale è prevalsa la determinazione e la volontà di un intero sistema di "partecipare" attivamente ad un evento di portata mondiale. Il tutto è stato poi perfezionato venerdi 11 febbraio a Torino, alla presenza di Evelina Christillin, dove è stato firmato il precontratto tra Toroc e Consorzio Fiori Tipici del Lago Maggiore, per la fornitura di camelie per i Giochi Olimpici Invernali 2006.
L'iniziativa vede coinvolti in qualità di partners: Consorzio Fiori Tipici, Provincia e Camera di commercio del Verbano Cusio Ossola e di Novara e Provincia di Biella. Perchè i fiori del Lago Maggiore? perchè il Lago e fiori, e perchè il fiore fa parte ormai del patrimonio culturale del Lago Maggiore. In particolare, le prime camelie, provenienti dall'Oriente attraverso la Gran Bretagna che ne fù la prima estimatrice, furono messe a dimora tra la fine del settecento e l'inizio dell'ottocento in alcuni giardini di famiglie nobili lombarde e piemontesi; sicuramente in quell'epoca Le Isole Madre e Bella cominciarono a ospitare il fiore, anche in funzione di un radicale riassetto dei giardini dell'isola Bella.
I protagonisti della coltivazione dei fiori, giardinieri e studiosi di tecniche florovivaistiche, di ibridazioni e propagazioni delle varie acidofile, cominciarono a catalogare e classificarne le varietà e a coltivarle autonomamente, trasformandosi da giardinieri eccellenti a professionisti che hanno costituito vere e proprie dinastie (Rovelli, Cantamessa, Contini, Hillebrand, ecc).
Oggi, il Consorzio Fiori Tipici del Lago Maggiore rappresenta il primo organo associativo di produttori di azalee, camelie, rododendri e pieris costituitosi in Italia. La produzione di acidofile da parte dei floricoltori associati è contraddistinta dal marchio "Fiori Tipici del Lago Maggiore", marchio di origine e qualità ottenuto grazie al sostegno delle Camere di Commercio del Verbano Cusio Ossola e Novara. Con l'obiettivo di tutelare e promuovere in Italia e all'estero la produzione locale di acidofile, il Consorzio Fiori Tipici del Lago Maggiore riunisce una settantina di associati, dislocati sulla sponda piemontese del Lago Maggiore.
Saranno più di 16.000 i mazzi di fiori e le piante che il Consorzio fornira al TOROC e che verranno utilizzati per le premiazioni degli atleti durante le "Flower Ceremony" e alla Medal Plaza, per l'allestimento e l'abbellimento dei siti olimpici, dei villaggi, delle aree di accoglienza e di buffet della Famiglia Olimpica e come omaggi floreali agli ospiti. Il Consorzio Fiori Tipici del Lago Maggiore ha inoltre in previsione di creare una varietà inedita di camelia dedicata a Torino 2006. I fiori tipici del Lago Maggiore - camelie, azalee, rododendri, kalmie e pieris, che si raggruppano sotto il nome scientifico di acidofila- caratterizzeranno le cerimonie di premiazione dei XX Giochi Olimpici Invernali e della IX edizione delle Paralimpiadi di Torino 2006. Il mazzo di fiori dovrà avere un diametro di circa 25 centimetri e una lunghezza di 30: ne verranno utilizzati 2.500, tra le premiazioni sui campi di gara (la cosiddetta Flower Ceremony) e alla Medal Plaza.
La premiazione con ghirlande e medaglie è stata parte dei Giochi Olimpici dal loro inizio. Nell'antica Grecia la ghirlanda d'alloro rappresentava il più alto onore si potesse ricevere vincendo un evento olimpico. Presentando la ghirlanda un cerimoniere gridava il nome del vincitore, di suo padre e del suo paese. Oggi, i campioni olimpici, al termine della competizione ricevono, oltre alla medaglia, dei mazzi di fiori. I fiori del Lago Maggiore saranno anche i fiori del "Kiss & Cry" nel pattinaggio di figura: il mazzo che gli atleti ricevono al termine della loro esibizione mentre attendono il risultato della gara. Fiori rossi e bianchi a stelo lungo confezionati singolarmente saranno inoltre in distribuzione al pubblico del Palavela durante le gare di pattinaggio di figura. Ma camelie, rododendri e azalee saranno anche le piante che verranno utilizzate per l'addobbo dei siti olimpici, dei villaggi atleti, dell'hotel della Famiglia Olimpica, dei centri stampa e di tutti i luoghi di accoglienza. Il Consorzio Fiori Tipici del Lago Maggiore fornirà al TOROC 5.000 ciotole per i tavoli di accoglienza delle aree di ospitalità della Famiglia Olimpica, 120 ciotole da utilizzare come centrotavola per le aree dei buffet e 550 composizioni floreali per ospiti e autorità che interverranno ai Giochi. Nella Medal Plaza verranno sistemate dei vasi di camelie di circa 250 centimetri di altezza. Inoltre, 6.000 piante verdi- di 170 centimetri di altezza in vaso- saranno impiegate nell'allestimento dei siti. I fiori tipici del Lago Maggiore sono gia stati utilizzati in occasione delle premiazioni e degli allestimenti durante gli Sport Events 2005, che si sono svolti a Torino e sulle montagne olimpiche tra gennaio e marzo: 380 mazzi per premiazioni, 250 centritavola, 80 piante verdi, il "Kiss & Cry" durante gli Europei di pattinaggio di figura al Palavela dal 25 al 30 gennaio e per il seminario dei Capi Missione al Lingotto dall'1 al 5 febbraio.