Il Parco Nazionale Val Grande è l'area wilderness più estesa d'Europa, un territorio incontaminato di montagne e valli con luoghi pieni di fascino e di mistero tra canyons, dirupi, fitti boschi e panorami mozzafiato. Sorge dal limite del bacino del Lago Maggiore e si protende fino a incontrare il settore meridionale delle Alpi Lepontine in Val d'Ossola, un'immensa area verde accessibile da tre punti principali: dalle alture del Verbano, dall'Ossola Centrale e dalla Valle Vigezzo.
Realtà fortemente antropizzata fino agli anni Sessanta, oggi in questa vasta area alpina la natura selvaggia ha preso il sopravvento. Il patrimonio paesaggistico, botanico e forestale è ricco e diversificato, passando dai rii Valgrande e Pogallo, che danno origine al torrente San Bernardino, fino alla cima più alta rappresentata dal Monte Togano (2.301 m. s.l.m.). Alle quote più basse troviamo boschi misti di latifoglie (in prevalenza castagni), nelle zone più umide cresce il tasso, mentre salendo si incontrano ontani neri e bianchi, abeti, salici, pioppi bianchi e innumerevoli faggi.
Numerose le specie floreali alpine come l'aquilegia alpina, il tulipano alpino e il rododendro bianco. Per quanto riguarda la fauna, si segnalano il camoscio, il cervo, il capriolo, la volpe, il tasso, la donnola, la martora, l'aquila e il gufo reale.
All'interesse naturalistico si unisce però l'aspetto storico e culturale: molti siti, uniti da una fitta rete di sentieri, conservano particolari tracce della presenza millenaria dell'uomo come incisioni rupestri, baite abbandonate, suggestive vie scavate nella roccia per far transitare il bestiame, terrazzamenti, cappellette votive, manufatti creati per il taglio e il trasporto del legname, aie carbonili, fortificazioni militari ("Linea Cadorna") e lapidi commemorative.
Nella parte meridionale della Valle, inoltre, vi sono le Cave di Candoglia che da oltre sei secoli forniscono il marmo per il Duomo di Milano. Nel corso dei secoli la stessa Val Grande fu luogo privilegiato per l'estrazione mineraria.
I percorsi sono numerosi e di vario genere, alcuni sono accessibili a tutti mentre altri sono adatti solo per alpinisti esperti. I principali punti di accesso del parco sono Malesco, Rovegro di San Bernardino Verbano, Intragna, Premosello Chiovenda.
All'interno del Parco Naturale Val Grande è possibile percorrere alcuni interessanti Sentieri Natura che uniscono all'aspetto paesaggistico l'aspetto culturale e storico:
- All'ombra degli abeti - Il bosco di conifere
Il sentiero natura comincia presso Cappella Porta e si conclude al Rifugio del Pian Cavallone, seguendo un itinerario che permette di conoscere e apprezzare la natura e i mutamenti di un luogo che ha, per lungo tempo, visto la presenza dell'uomo. - L'uomo albero - La faggeta
Il sentiero natura, che inizia nella conca di Ompio, porta fino alla cima del Monte Faiè seguendo un itinerario che permette di conoscere ed apprezzare la natura e la storia del luogo. Punto tra i più panoramici e suggestivi dell’intera valle, il Faiè già nel nome, indica qual è l’aspetto che lo contraddistingue: un’estesa e ombrosa faggeta.
L’inizio del sentiero si trova all’altezza del Rifugio “Fantoli”, a circa 15 minuti da dove si lascia l’auto. - La civiltà della fatica - Il rapporto uomo-ambiente
Il sentiero natura, che inizia a Cicogna e conduce all'alpe Leciuri, segue un itinerario che permette di conoscere e apprezzare la storia della bassa Val Grande. Dai boschi di latifoglie che circondano Cicogna, si sale fino ai pascoli oramai abbandonati dell'alpe Prà, conosciuta anche per la presenza della "Casa dell'Alpino", rifugio aperto solo saltuariamente e di proprietà dell'Associazione Nazionale Alpini.
Per conoscere tutti gli itinerari praticabili è possibile consultare il sito dell'Ente Parco: www.parcovalgrande.it