Antichi mestieri: tra passato e presente

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È una terra ricca di mestieri quella del Lago Maggiore e delle sue valli. In questo territorio fortunato, infatti, l'uomo e il territorio convivono da sempre in armonia, riuscendo così a ottenere il massimo dal connubio natura e cultura. Un itinerario alla scoperta degli antichi mestieri vi permetterà di conoscere più a fondo le tradizioni artigianali di questi luoghi, protagonisti di fiorenti commerci e produzioni locali.

Partendo dalle valli che circondano l'Ossola, due sono stati i mestieri di più diffusi nei territori valligiani: lo spazzacamino e il minatore. Nella bellissima Val Vigezzo, nel centro di Malesco, questo antico mestiere viene celebrato da una statua di un giovane spazzacamino, mentre a Santa Maria Maggiore si trova la sede del Museo dello Spazzacamino. Rimanendo in valle, ma spostandoci in Val Anzasca è possibile ancora oggi rivivere il mestiere del minatore visitando la Miniera della Guia, le cui pareti sono tutt'oggi adornate da autentici filoni di pirite, mentre a Campello Monti, in Val Strona, si trovano le principali miniere di nichelio d'Europa.

Tracce della produzione locale agricola e della vita contadina sono visibili sul'intero territorio: percorrendo la Via dei torchi e dei mulini si scoprono i resti degli antichi villaggi rurali compresi tra i paesi dell'Ossola e le Valli Antrona e Bognanco. Ma anche i mulini di Arona, Oleggio Castello e dei paesi della Valle del Rese ci riportano alla vita rurale, così come l'antico torchio di Cannero Riviera. Gli usi e i costumi della vita contadina sono raccolti nel museo Casa Forte di Ponte Formazza e sono ancora visibili nel territorio delle colline novaresi, un mondo rurale segnato principalmente dalla produzione di riso e di vino. A Ghemme, nelle antiche cantine del Ricetto viene ancora oggi prodotto un prezioso vino DOCG.

Molte sono le attività rurali rimaste radicate al territorio: uno fra tutti è il mestiere dei picasass, ovvero degli scalpellini, i quali lavorano il marmo rosa di Candoglia e il granito bianco del Montorfano; mentre a Premeno, nella frazione di Esio, l'artigianato locale è ancora attivo e anche a Quarna Sotto la tradizione artigiana della produzione degli strumenti musicali è rimasta fino a poco tempo fa tra le più richieste a livello internazionale.

Lo stretto rapporto tra natura e cultura si manifesta appieno nelle centrali idroelettriche dell'Ossola, le quali hanno saputo sapientemente sfruttare i corsi d'acqua che dalle Alpi scendono a valle.

Infine, anche l'industria è stata ed è protagonista del territorio del Lago Maggiore: Omegna è infatti centro propulsore del settore del casalingo italiano, la cui storia ed evoluzione è stata sapientemente raccontata dalla Fondazione Museo Arti e Industria di Omegna.