Villadossola
Come arrivare
In autobus: bus per Villadossola, linea Circolare Sud; oppure linea Domodossola – Pieve Vergonte; oppure linea Domodossola - Antrona. Orari: www.vcoinbus.it
In auto: autostrada A26 Genova Voltri – Gravellona Toce; seguire la SS33, uscita Villadossola.
About
Centro industriale-siderurgico dell’Ossola, ai piedi della Valle Antrona, la città si sviluppò nell’Ottocento grazie alle miniere di ferro di Ogaggia e allo sfruttamento delle cadute d’acqua per produrre energia elettrica.
Nel 1804 la “Pietro Maria Ceretti”, dopo l’avvio delle attività siderurgiche a Viganella, impiantò un primo forno e un maglio per trasformare in ferro la ghisa prodotta in Valle Antrona. Con la costruzione della ferrovia Novara – Domodossola (1888) e la realizzazione del traforo del Sempione (1906) l’attività industriale vide uno sviluppo importante. Negli anni settanta del Novecento seguì un’inevitabile crisi, determinata dalla concorrenza a livello mondiale e in pochi anni gli stabilimenti di Villadossola chiusero o cambiarono di proprietà.
A memoria di questo passato industriale, la vecchia “ferriera” di Villadossola è diventata oggi la struttura culturale “La Fabbrica”, centro teatrale e polifunzionale.
La Chiesa di San Bartolomeo (fine del X secolo), posta in riva all'Ovesca, a nord di Villadossola, è considerata uno dei migliori esempi di architettura romanica dell'Ossola. Il campanile, di elevata qualità architettonica ed elementi ornati molto raffinati, risale a qualche decennio più tardi.
All’entrata della moderna Chiesa di Cristo Risorto, nel 1967 venne inaugurato il “Monumento al Lavoro”, realizzato utilizzando per la base il crogiolo di un vecchio forno di Viganella.
In località Piaggio fu edificata la Chiesa della Beata Vergine Assunta. L’edificio originale, del VIII–XIX secolo d.C., è sepolto da alcuni metri di detriti alluvionali. Su di esso è stata ricostruita l’attuale chiesa, probabilmente nel XI secolo. La cripta della chiesa costituisce una delle prime testimonianze di diffusione del cristianesimo in Ossola.
Dell’Oratorio di San Maurizio al Sasso (XI secolo) restano solo i ruderi. Fu abbandonato già tra il XV e il XVI secolo.