Il Museo Archeologico di Arona è stato inaugurato nel 1997. E' sito nella manica sinistra dell'ottocentesco Mercato Coperto nella centrale piazza San Graziano. Raccoglie i rinvenimenti archeologici provenienti dalla città e dall'area del Basso Verbano. La storia dell'insediamento umano sul territorio è illustrata, grazie ad un'efficace esposizione cronologica dei materiali, a partire dalle prime testimonianze archeologiche di età neolitica ed eneolitica sino alle ceramiche e ai vetri di produzione post-rinascimentale rinvenuti durante gli scavi per l'ampliamento dell'0spedale cittadino.
Numerosi pannelli accompagnano il visitatore approfondendo i temi suggeriti dai reperti esposti nelle vetrine. Utile alla visita la guida archeologica al territorio, disponibile in loco. Nelle prime vetrine si possono ammirare alcuni dei reperti dell'importante stazione palafitticola dei Lagoni di Mercurago, attiva per quasi tutta l'età del Bronzo (XVII-XIII sec. a.C.), tra cui il famoso calco della ruota. La prima età del ferro (X - IV sec. a.C.) è rappresentata da corredi funerari della cultura di Golasecca provenienti da Castelletto Ticino e dall'area dei Lagoni, nonché da numerosi frammenti di ceramica, cosiddetta comune o da cucina, provenienti dagli abitati di Castelletto Ticino e Arona.
Di grande interesse i ricchi corredi tombali, provenienti dalla necropoli celtica di Dormelletto, conservati nella seconda e terza vetrina, testimoni dell'insediarsi sul territorio di popolazioni d’oltralpe (seconda età del ferro IV - I sec. a.C.); un'attenzione particolare meritano i bracciali e le cavigliere in bronzo tra cui quelli detti "ad ovoli"; molto bello l'esemplare da Arona. Numerosi i reperti di epoca romana provenienti sia dalle necropoli cittadine che un po' ovunque dal territorio; tra questi la statuetta di matrona assunta a logos del museo stesso ed un bella ara dedicata alle matrone, divinità galliche passate, nel pantheon locale romano. Ceramiche e vetri di produzione post-rinascimentale sono stati rinvenuti durante gli scavi per l'ampliamento dell'Ospedale cittadino.