Il Broletto è un complesso formato da una serie di edifici disposti attorno ad un cortile quadrato, appartenenti ad epoche e stili differenti, la cui prima documentazione risale al 1208.
Il Broletto, in origine sede del Comune, oggi raccoglie il Museo Civico e il Museo Lapidario.
La collezione del Museo Civico risale al 1874 e nasce per volontà della "Società Archeologica pel Museo Patrio" per passare, nel 1890 sotto il controllo del Comune. Comprende una Sezione Archeologica ricca di suppellettili e reperti risalenti a diverse epoche storiche, tra cui: pugnali e punte di frecce in selce dell’Eneolitico (Età del Rame), asce in pietra levigata di epoca Neolitica, pugnali e spilloni dell’Età del Bronzo, urne cinerarie del XIII- XIV secolo, vasi, morsi per cavalli e lame ritorte del periodo Celtico. Altre sezioni del Museo sono dedicate al Medioevo, alle famiglie dei Visconti e degli Sforza, nonché all’arte e alla cultura del Cinquecento, Seicento, Settecento e Ottocento.
Si citano, tra i tanti esemplari presenti nelle varie sezioni, i balsamari, le bottiglie di vetro colorato e la fine ceramica dell’Età Romanica, i corredi funerari di guerrieri Longobardi e il Cristo Benedicente di uno scultore Padano del Duecento.
Il Museo Lapidario, invece, espone diversi monumenti epigrafici, Cristiani e Pagani, in particolar modo Are e Cippi dedicati a divinità quali: Iuppiter (Giove), Hercules (Ercole), Matronae (Matrone o Madri), Mercurius (Mercurio) e Victoria (Vittoria) e risalenti al Santuario Rurale di Suno. Le dediche, databili tutte alla metà del II secolo d.C., nella quasi totalità furono incise sui tipici supporti formati da un basamento, un dado con l'iscrizione e una cimasa. Il materiale usato fu quasi sempre il serizzo, pietra granitica poco costosa e facile da trovare nel Novarese, ma che si sfalda con rapidità e oggi spesso compromette la lettura dei testi.
Per il numero dei reperti iscritti e per la varietà dei culti riflessi, il santuario rurale di Suno è uno dei complessi sacri più significativi dell'Italia Nord Occidentale Romana finora noti.