Le Ville di Solcio e Lesa
Come arrivare
In treno: la stazione ferroviaria di Lesa è situata sulla linea Milano - Domodossola.
About
Costeggiando il lago nella zona che da Meina porta a Stresa incontriamo il grazioso abitato di Lesa, caratterizzato dalle numerose ville che si susseguono lungo le sue frazioni, a cominciare da Solcio, paese dalle origini antiche situato tra il lago e la collina.
Villa Cavallini
Questa imponente dimora, risultato della fusione di tre edifici, è caratterizzata dal bellissimo parco che la circonda, sistemato in parte all'italiana e in parte all'inglese. Sulla sua torre neocastellana spicca lo stemma di famiglia: un cavallo rampante con il motto "impavide e constanter", "sempre senza paura". Una curiosità riguarda il giardino sul retro dove si trovano alcune lapidi funebri con epitaffi in memoria dei cani allevati dal senator Cavallini, appassionato di levrieri. Come previsto dal testamento, la villa, a seguito della morte del sanatore, divenne proprietà del comune di Lesa.
Villa Stampa
Dal 1839, per oltre un ventennio, Alessandro Manzoni era solito soggiornare durante l'estate in questa bella villa della seconda metà del XVIII secolo, di proprietà della seconda moglie, Teresa Borri, vedova del conte Decio Stampa. Il conte Gustavo Benso di Cavour, i poeti Berchet e Giulio Carcano, il pittore Hayez, Antonio Rosmini, il federalista Niccolò Tommaseo, gli statisti Ruggero Bonghi e Massimo d'Azeglio sono solo alcune delle personalità che spesso si ritrovarono qui a conversare di letteratura e filosofia, di arte e di politica. Oggi la villa è diventata sede bancaria ma ospita un museo dedicato al Manzoni con documenti e mobili appartenuti all'illustre scrittore.
Sono degne di nota anche Villa Correnti, fatta costruire sul finire del XIX secolo dallo statista Cesare Correnti e ispirata a una rigorosa architettura neoclassica, Castello Florio, villa realizzata agli inizi dell'Ottocento dall'ingegner Viotti che desiderava riprodurre l'immagine degli antichi castelli medievali di Lesa e Villa Savio-Sozzani-Tavella, edificata in forme castellane dall'architetto Pietro Bottini e oggi sede di un prestigioso ristorante.