La Collegiata di Santa Maria di Arona, dedicata alla Vergine Nascente, è uno dei monumenti che più caratterizzano la cittadina lacustre.

Sorge nel cuore medievale di Arona, a pochi metri dal complesso monastico dell'abbazia benedettina dei Santi Martiri, e si caratterizza per il suo aspetto sobrio, composto, nonchè per le preziose opere d'arte che ospita al suo interno, fortemente legate alle vicende storiche che contraddistinguono il paese.

Consacrata nel 1488, venne completata all'inizio del Seicento per poi subire radicali interventi di ristrutturazione e rifacimento nel corso del XIX sec. In essa sono custodite numerose opere di grande valore; il Polittico della Natività, dell'illustre artista Gaudenzio Ferrari, è situato in fondo alla navata sinistra della chiesa e risale al 1511. Si tratta di un capolavoro della pittura composto da sei pannelli disposti su due registri e incorniciati in una ricca cornice il legno intagliato, dipinto e dorato.

Nelle cappelle laterali si trovano preziose tele del XVII sec., attribuite al Morazzone, dedicate a episodi della vita della Vergine, mentre in fondo alle navate laterali vi sono un affresco attribuito a Giovanni de Campo e una suggestiva tela di Andrea Appiani, in seguito pittore ufficiale della corte di Napoleone.

Adiacente alla Collegiata vi è la Canonica, edificio quadrangolare con cortile e portici a due piani fatto erigere dal cardinale Federico Borromeo nel 1608. Oggi ospita una ricca raccolta di interesse archeologico e artistico: are votive, un sarcofago di età romana, un'iscrizione paleocristiana, lapidi, sculture di età rinascimentale e frammenti di affreschi.