Casa Bolongaro (Villa Ducale)
Come arrivare
In treno: la stazione più vicina è quella di Stresa.
About
Sul lungolago di Stresa, circondata da un giardino di circa 13.000 mq., si erge Casa Bolongaro, una settecentesca villa conosciuta anche con il nome di Villa Ducale.
All'interno del palazzo si possono ammirare numerosi affreschi a soggetto mitologico, a cui accedere salendo un'ampia scala a due rampe, con gradini di granito rosa e ringhiere in ferro battuto. Ornamentazioni a fiori dipinti, pavimenti ad intarsio alternati con altri a mosaico sono ancora presenti a Villa Ducale, a testimonianza della fastosità d'epoca. I giardini esterni, originariamente impostati all'italiana, sono stati arricchiti negli anni con piante esotiche, tra cui spiccano una splendida Magnolia Grandiflora ed un'imponente Cedro del Libano, chiamato anche "albero degli dei".
Edificata da un giovane sarto stresiano, Giacomo Filippo Bolongaro, la dimora era un tempo circondata da un giardino che aggiungeva le sponde del lago. Alla sua morte, avvenuta nel 1780, la proprietà passò alla nipote, Anna Maria Simonetta Bolongaro, donna devota e caritatevole che strinse un legame di profonda amicizia con l'abate Antonio Rosmini, figura di rilievo nella storia del Verbano Cusio Ossola. Per volere della donna, il Rosmini ereditò la villa che divenne così un prestigioso ritrovo di cultura nazionale ed internazionale. Proprio tra queste mura lo scrittore italiano Alessandro Manzoni era solito trascorrere intere giornate insieme all'abate-filosofo.
Due anni dopo fu la principessa Elisabetta di Sassonia, Duchessa di Genova e madre della futura regina d'Italia, Margherita di Savoia, a divenire la proprietaria della villa, che da allora venne denominata "Ducale", vivendo per oltre cinquant'anni un periodo di fasto come meta di teste coronate, principi italiani e stranieri, letterati ed artisti. Morta la Duchessa, nel 1912, la villa passò in diverse mani fino al 1942, quando tornò proprietà dei Padri Rosminiani che si impegnarono a ristrutturare l'edificio gravemente colpito da un incendio.
Nel 1966 venne inaugurato qui il Centro Internazionale di Studi Rosminiani che, oltre alla cospicua biblioteca, comprensiva di oltre centomila volumi, dispone di sale di studio e di un salone per conferenze. E' possibile visitare la villa gratuitamente, seppur vincolati ad orari predefiniti.