Si è tenuto dal 3 al 5 aprile, nell’ambito del progetto “ Lapidei del Lago maggiore e
dell’Ossola” il workshop “Stones materials of Lago Maggiore and Ossola” organizzato dalla
Camera di commercio del VCO in collaborazione con il Centro servizi lapideo, alcune
associazioni di categoria ( Assograniti, CNA, Confartigianato, Unione Industriale, API) e il
consorzio Marmisti Bresciani.
L’obiettivo generale del progetto è quello di coinvolgere le imprese locali in un sistema a rete,
valorizzare la filiera produttiva locale e supportare l’innovazione per una crescita compatibile
con l’ambiente.
L’evento ha visto un focus specifico sulla produzione lapidea locale di serizzo beola, marmo
palissandro e graniti Montorfano e Baveno con visite a due cave del Verbano Cusio Ossola
oltre all’illustrazione dell’uso delle pietre in architettura.
Basti pensare alle 136 colonne della basilica di San Paolo fuori le mura a Roma fatte in bianco
Montorfano o naturalmente al Duomo di Milano.
Hanno partecipato al workshop internazionale designer, architetti e progettisti provenienti da
Regno Unito, Francia, Olanda, Pakistan, Israele ed Etiopia.
E’ stato inoltre allestito uno showroom dedicato alle dimostrazioni sull’utilizzo dei materiali.
Tutte iniziative volte a far conoscere il fascino rappresentato da una produzione lapidea di
tradizione plurisecolare.
Ma qual è lo stato di salute del settore ? «In tempi di crisi il lapideo locale nel 2013 ha saputo
resistere - spiega il presidente dell’Ente camerale, Cesare Goggio. L’export è stato di 58
milioni di euro (10 per cento del totale provinciale delle esportazioni) con un lieve calo (-1%
rispetto all’anno precedente, - 630mila euro.)». Il maggior mercato è quello svizzero (22
milioni di euro) con un aumento del 5 per cento. Seguono Germania, Austria e Francia. Da
segnalare che, anche grazie a una missione in Cina di un paio di anni fa, sono triplicate le
esportazioni. Si è passati in un anno da 879mila euro a 3,8 milioni di euro. L’impegno sui
mercati internazionali si è rafforzato grazie all’associazione temporanea di scopo “Lapidei del
Lago Maggiore”, promossa dall’ente camerale, e che raggruppa 7 imprese del settore.
Il settore lapideo del VCO conta 250 imprese con oltre 70 nell’estrattivo, 145 che si occupano
di lavorazione e finitura di pietre. E sono circa mille gli addetti. La crisi degli ultimi sei anni
ha comunque pesato sull’occupazione nel settore. Rispetto al 2007 si è registrato un calo di
300 addetti.